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Ascolta il tuo corpo adesso: da 0 a 10, quanto stress senti in questo momento?

Se stai leggendo questo articolo, ora sarai sicuramente al tuo smartphone o al pc, forse passando da un messaggio, un post, una foto, un video.

Tutte queste informazioni, che ci permettono con un tocco di raggiungere luoghi e persone distanti vanno a stimolare le aree del nostro cervello.


Se hai risposto con un valore di stress alto è possibile che il tuo sistema nervoso simpatico sia attivo.

Il sistema simpatico è quello che si attiva rispondendo e reagendo, spesso automaticamente, a stimoli che aiutano a prepararci ad affrontare delle minacce o delle emergenze, coinvolgendo la risposta dell’attacco o fuga.

Aumentano:

  • il ritmo respiratorio per l’ossigenazione;
  • il battito cardiaco per offrire più sangue ai muscoli;
  • la liberazione del glucosio come fonte di energia;
  • la sudorazione per dissipare calore.

Cosa fa attivare questo sistema nelle nostre relazioni?

  • sentirsi rifiutati;
  • la rabbia per qualcosa accaduto;
  • il tradimento;
  • non sentirsi all’altezza;
  • le aspettative non soddisfatte;
  • le parole che feriscono;
  • la mancanza di comunicazione;
  • la mancanza di rispetto;
  • sentirsi in pericolo.

Questi sono i così detti triggers, gli stimoli che fanno scatenare reazioni emotivamente forti e spesso vissute in maniera negativa.

Vuoi essere più consapevole dei tuoi triggers per riuscire a scegliere maggiormente come reagire? Se, sì..

A: Fermati un attimo e scrivi le situazioni relazionali in cui hai provato emozioni di disagio forte come gli esempi qui sopra… elencane almeno 5.

Esempi: 

  1. Quando torno a casa non mi saluta.
  2. Lascia sporca la cucina.
  3. Mi tagliano la strada.
  4. Rompo qualcosa a cui tengo.
  5. Usano una parola che non mi piace.

B: I triggers ci fanno entrare spesso in comportamenti automatici. Ora che li hai elencati scrivi la risposta emotiva/comportamentale che hai di solito a quello stimolo.

Esempi: 

  1. Quando torno a casa non mi saluta. -> Mi rinchiudo nel mio guscio.
  2. Lascia sporca la cucina. -> Grido di non lasciare sporco.
  3. Mi tagliano la strada. -> Mando a quel paese e impreco su chi gli ha dato la patente, vivendo rabbia fino a sera.
  4. Rompo qualcosa a cui tengo. -> Scoppio in lacrime.
  5. Usano una parola che non mi piace. -> Mi escludo dalla conversazione.

 

C: Ma perchè reagiamo così?

Per quello che abbiamo imparato dal mondo, per le nostre convinzioni e modello di funzionamento della realtà, che abbiamo appreso crescendo.

Il passaggio 3 non è obbligatorio, puoi andare direttamente al punto 5, perché le spiegazioni possono essere molteplici.

Ma se vuoi maggior consapevolezza prova a ragionare sul perché reagisci in un certo modo, scrivi ciò che senti e ciò che pensi rispetto alla risposta del punto 2.

Esempi: 

  1. Mi rinchiudo nel mio guscio. -> Non mi sento accolta e importante quindi non valgo.
  2. Grido di non lasciare sporco. -> Sento che è stato mancato il rispetto per il mio valore di armonia.
  3. Mando a quel paese e impreco su chi gli ha dato la patente, vivendo rabbia fino a sera. -> Giudico che è irresponsabile e può mettere in pericolo me, se, gli altri e non sa guidare rispettosamente.
  4. Scoppio in lacrime. -> Mi sento in colpa perché sono imbranata.
  5. Mi escludo dalla conversazione. -> Mi sento distante dalla persona o colpita e in disaccordo o giudico violenta la parola usata.

 

D: Tutto sta all’interpretazione dell’evento e alla storia che ci raccontiamo rispetto alla motivazione per cui è accaduta quella determinata situazione, a questo punto ti faccio una domanda: Qual è il tuo modello del mondo?

Credi che: 


La realtà accada a te / contro di te OPPURE per te / a favore della tua crescita?


Gli altri sono cattivi, pericolosi, ti sfruttano, non ti vogliono OPPURE stanno anche loro vivendo il mondo con sfide e punti di vista diversi dai miei ma altrettanto importanti?


Non sono abbastanza, quello che faccio non vale, non ci riesco OPPURE sono grata di quello che sono oggi e in un processo di piccoli passi di miglioramento giorno dopo giorno.

Prova a cambiare l’interpretazione alla tua mappa del mondo per ogni trigger. Non è immediato trasformarla profondamente, ma puoi provare a partire da un esempio e da un comportamento.

Scrivi la tua mappa come nell’esempio, scrivendo i pensieri e le sensazioni che si attivano:

 

Esempio: 

  1. Non mi sento accolta e importante quindi non valgo. -> Desidero contatto quando torno a casa, io esisto e provo a ottenere quello che voglio.
  2. Sento che è mancato il rispetto per il mio valore di armonia. -> Comprendo che non tutti hanno i miei stessi valori e sono curiosa e aperta di come altri vivono la vita.
  3. Giudico che è irresponsabile e può mettere in pericolo me, gli altri e non sa guidare rispettosamente. -> Comprendo che ho vissuto una situazione di pericolo e il mio sistema è giustamente attivo e all’erta per farmi reagire prontamente.
  4. Mi sento in colpa perché sono imbranata. -> Capisco che l’oggetto che ho rotto era importante per me e mi dico che va bene sbagliare e che questo è un insegnamento a essere più presente nel fare le cose.
  5. Mi sento distante dalla persona o colpita e in disaccordo o giudico violenta la parola usata. -> Mi ricordo che ogni persona ha una storia personale e cultura diversa dalla mia e delle motivazioni che le portano a relazionarsi in certi modi.

 

E: Cambiare comportamento: pensa al tuo bisogno profondo in quella situazione e quello che vorresti ottenere e vivere, cosa ti serve per vivere veramente bene?

Con la nuova interpretazione del punto 4 puoi farlo più facilmente.

Tu hai la possibilità di scegliere di ascoltare la reazione istintiva, accoglierla e poi pensare a quella che vorresti che è in tuo potere.

 

Esempi:

  1. Quando torno a casa non mi saluta. -> Mi avvicino capendo se è un buon momento e accolgo calorosamente.
  2. Lascia sporca la cucina. -> Chiedo come mai è stata lasciata sporca, spiego che l’armonia per me è un valore importante e chiedo quando può pulirla o se ha bisogno di aiuto.
  3. Mi tagliano la strada. -> Suono il clacson per portare attenzione o urlo di fare attenzione, comprendo che ho avuto paura per me, che sto bene, respiro, mi ringrazio per la prontezza e mi sento viva.
  4. Rompo qualcosa a cui tengo. -> Prendo un attimo per celebrare i ricordi di quell’oggetto per me importante godendomi le lacrime e un momento di presenza.
  5. Usano una parola che non mi piace. -> Porto curiosità e chiedo cosa intendono con quella parola e magari racconto come mi fa sentire.

 

Se hai fatto tutti i passaggi ora ti troverai con nuovi possibili comportamenti da allenare. Trasformando il tuo reagire in agire in quanto decidi di farlo consapevolmente per ottenere le conseguenze che vuoi

 

Ricordati che non sarà immediato metterli in pratica, ma solo il fatto di aver dedicato del tempo a questo esercizio ti ha permesso di fare un passo verso la consapevolezza dei tuoi triggers, di come si attiva il tuo sistema simpatico e di come puoi vivere relazioni più autentiche.

Mi rendo conto che non è un esercizio facile, per qualsiasi domanda o condivisione ti invito a lasciare un commento nel canale Telegram a partecipare al prossimo incontro di Spazi di Autenticità o considerare un percorso di Coaching.

 

Il tema dei Triggers e del come gestire le reazioni che abbiamo è molto appassionante.

Uno ancora più appassionante e che realmente può cambiarti la vita è la capacità di attivare il sistema parasimpatico e focalizzarti sui barlumi.

Vuoi saperne di più? Puoi scoprirlo nel prossimo articolo.